Siete affamati? scoperto il meccanismo che fa sentire sazi
Il senso di sazietà sarebbe collegato ai batteri presenti nell’intestino, uno studio mostra cosa regola il meccanismo
L’aumentare delle spedizioni e il poco rispetto per l’ambiente mina il panorama e l’ecosistema della cima |
UNA SCALATA DI RIFIUTI. Fino a qualche decennio fa l’Everest era una meta per pochissimi arditi. Ora le spedizioni semi-turistiche si vanno moltiplicando, mettendo in serio pericolo il fascino e l’ecosistema della cima del mondo. Laddove la natura si ergeva nella più totale incontaminazione, ora il panorama è orribilmente punteggiato da rifiuti umani, siano essi pezzi di tenda portati dal vento o cumuli di escrementi. Quello che stupisce è soprattutto la velocità del degrado: solo 62 anni fa, nel maggio del ’53, i temerari Edmund Hillary e Tenzing Norgay raggiungevano per la prima volta gli 8.848 metri dell’Everest, ammirando un panorama mozzafiato mai osservato prima. Ma in questo breve lasso di tempo, e soprattutto in conseguenza delle tantissime spedizioni degli ultimi anni, il paesaggio è stato completamente deturpato.
MULTE DI 4 MILA DOLLARI. Disgustato dallo scempio compiuto alla propria vetta simbolo, il governo del Nepal ha deciso di usare le maniere forti per limitare l’accumulo di rifiuti lungo le vie di ascensione dell’Everest. Non che durante gli anni scorsi il Nepal non abbia fatto nulla per ripulire le proprie cime: intere squadre di operatori sono inviate periodicamente per raccoglier i rifiuti lasciati da scalatori poco rispettose, e multe salate per chi inquina sono previste già da molto tempo, pur non essendo quasi mai applicate. Ma da adesso in poi, ha tuonato il governo del Nepal, si cambia tono: gli alpinisti che riscenderanno dall’Everest senza portare con se almeno otto chili di rifiuti (compresi quelli organici) rischieranno fino a 4 mila dollari di multa.
DEIEZIONI UMANE PRIMO PROBLEMA. Ed è certo che il problema cardine dell’inquinamento dell’Everest sono proprio gli escrementi umani. La Nepal Mountaineering Association ha infatti dichiarato che le bombole di ossigeno, le scale rotte, le lattine, i contenitori e le tende strappate sono problemi da niente se confrontati con la piaga delle deiezioni umane. Esse restano infatti coperte dal ghiaccio lungo tutto l’inverno, per poi apparire in superficie con lo scioglimento dei ghiacciai, ovvero con l’inizio della stagione dell’arrampicata. Da qui lo scempio del panorama, l’odore sgradevole e il timore per la salute di coloro i quali bevono l’acqua portata a valle dalla fusione dei ghiacciai.
Uno stuzzichino per gli aperitivi davvero succulento, proteico e anche un po’ grasso a dire la verità, ma sicuramente gustoso. Bastano 30 secondi per farlo!
In realtà è una abile post-produzione cinematografica in stile Transformers. Ma anche divertente!
A volte capita di sentire delle storie su oggetti antichi che per decenni non hanno visto la luce del sole ma che improvvisamente riemergono per puro caso. Gli oggetti che vengono scoperti hanno un valore incredibile, sia sentimentale che economico, ma la cosa più preziosa sono le loro storie. Questa ne è un esempio. |
La Seconda Guerra Mondiale si era appena conclusa, quando un tredicenne tedesco di nome Rudi Schlattner e la sua famiglia furono costretti ad abbandonare la loro casa nell’ ex Cecoslovacchia, a causa dell’espulsione di massa dei tedeschi avvenuta nella Repubblica Ceca durante il dopoguerra. La villa era stata costruita dal padre di Rudi verso la fine degli anni Venti, ma dopo la guerra era diventata sede di un asilo.
Rudi si ricorda ancora di come suo padre avesse nascosto alcuni beni di famiglia in soffitta, prima che fossero costretti a trasferirsi in Germania. Per questo, all’età di 83 anni, decise di ritornare nella sua casa d’infanzia per cercare di trovare i tesori nascosti di suo padre.
Dopo aver cercato per un po’, Rudi trovò una cordicella che pendeva dal muro inclinato della soffitta. Rudi la tirò e ciò che apparve fu qualcosa di incredibile: ripiani abbandonati pieni di un totale di 70 pacchi con i beni che il padre era riuscito a nascondere. Sebbene il tetto fosse stato ristrutturato, il nascondiglio era stato così efficace da non essere scoperto.
Alcune cose erano avvolte in carta da pacchi, mentre altre come vestiti, giornali, quadri e addirittura degli sci non lo erano. Tra le altre cose trovate in soffitta c’erano un ombrello, francobolli, penne, pacchetti di sigarette ancora chiusi, libri e accessori da cucito. Tutto è stato rinvenuto in ottimo stato.
I pacchi e il loro contenuto saranno esposti in uno dei musei nella città ceca di Usti nad Labem, in quanto la legge locale stabilisce che tutti i beni tedeschi abbandonati dopo la guerra appartengono allo Stato. A causa della storia relativa ai beni di Rudi, è stato determinato che i pacchi in questione possiedono valore storico.
Sebbene non sia ancora stato deciso in quale museo i pacchi verranno esposti, Rudi ha accettato il fatto che non potrà tenere con sé i suoi ricordi d’infanzia, e nonostante i gravi problemi di salute, ha deciso di collaborare con il museo per l’identificazione dei beni ritrovati.
Scoperte del genere fanno certamente tornare indietro nel tempo. È incredibile che nessuno sia riuscito a trovare il nascondiglio segreto del padre per oltre 70 anni, e ancora più incredibile è il fatto che i pacchi fossero in così buone condizioni. Anche se Rudi non potrà tenere le sue cose, forse altri al suo posto potranno far parte della sua storia grazie alla mostra al museo. Perlomeno ce lo auguriamo.
DADO CANTA LA NOTIZIA: “Come è bello risparmiare da Trieste in giu”
(selezionate visione HD)
autori: DADO, Emilano Luccisano e Marco Terenzi.
arrangiamento: Luigi Montagna
regia video: Giovanni Formosa
fonte notizia
Probabilmente durante gli ultimi anni non hai eseguito una pulizia corretta del tuo forno. Se lo hai fatto, sicuramente hai usato prodotti chimici che, oltre a non avere i risultati che ci si aspetta, portano tantissimi effetti collaterali dannosi sopratutto per la nostra salute.
Pulire il forno è una delle operazioni casalinghe più fastidiose: richiede sforzo, è scomoda e andrebbe effettuata spesso. Il trucco per pulire il forno che ti descriviamo di seguito, oltre ad essere più semplice e veloce, non richiede alcun prodotto chimico, né utensili come spatole con le quali strofinare per ore e ore. Il rimedio che ti descriviamo è composto da due semplici elementi: aceto e bicarbonato di sodio.
Passano gli anni, cresce la barba, ma non mollo! Sono ancora qua a fare il mio lavoro.
Questa è una notte speciale, che ci vede tutti uniti nel festeggiare la vita, in tutti i modi che ci vengono in mente, in ogni parte del mondo è festa.
La festa c’è e deve esserci, perché questa è l’essenza della vita, da domani il sole comincerà a scaldare nuovamente la Terra, lui è il mio ispiratore e come lui io, Babbo Natale, porto a tutti i bambini del mondi i miei doni, facendo come lui il giro del mondo in 24 ore.
Lavoro, lavoro sodo e colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti i miei colleghi, tutte quelle persone che sono al lavoro anche in questa notte così speciale: medici, infermieri, gli uomini delle forze dell’ordine, poliziotti, carabinieri e militari che come me, instancabilmente, lavorano anche oggi per tutti voi.
Tra pochi minuti sarà Natale in tutti i vostri cuori, ovunque voi siate, ricordatevi di tutte quelle persone che sono lontane dai propri cari, proprio perché stanno lavorando per voi, il mio augurio va a tutti voi e in special modo a tutti loro. (fonte)
BUON NATALE da Babbo Natale.
In questo piccante spot pubblicitario la BMW punta sull’ironia e la sensualità, ben girato e intelligente, ovviamente inconcepibile una cosa del genere in Italia, non credete?
fonte:qui<>