Daily Archives: 19 gennaio 2016

Un fiore sboccia nello spazio, adesso tocca ai pomodori

Se anni addietro qualcuno avesse pronosticato che l’uomo potesse anche coltivare dei fiori o della verdura nello spazio, di certo sarebbe stato preso per folle, ma quest’ultimo, sentendo le notizie che arrivano dalla Nasa, oggi sarebbe costretto a ricredersi.




La sorprendente, quanto curiosa, notizia, arriva direttamente dall’astronauta Scott Kelly che sul suo profilo Twitter ha postato la foto della zinnia arancione sbocciata nella giornata di Sabato scorso sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Questa iniziativa rientra all’interno del progetto “Veggie voluto dalla Nasa che vuole sperimentare l’adattamento delle coltivazioni “terrestri” nell’orbita spaziale. Già in precedenza, gli astronauti avevano coltivato sulla Stazione spaziale della verdura romana, ottenendo un discreto successo. L’idea della Nasa è quella di riuscire a coltivare della verdura per poter consentire di poter organizzare missioni più lunghe, progetto previsto soprattutto per l’esplorazione di Marte che ancora ha moltissimo da dire.

La zinnia un fiore difficile, adesso tocca ai pomodori

La fioritura della Zinnia, fiore molto simile ad una margherita che cresce in Centro America, è un fiore molto difficile che richiede particolare cura e attenzione. La zinnia necessita di ambiente molto luminoso ed è particolarmente soggetta ad essere colpita da malattie e muffe, per tale motivo gli astronauti hanno voluto sperimentare la sua coltivazione nello spazio, riuscendo, con una pianta così difficile, si possono capire moltissime cose e ciò potrà servire alla buona riuscita dei prossimi esperimenti. Il percorso di crescita del fiore americano non è stato certo semplice, durante l’esperimento, infatti, gli astronauti della Nasa si sono visti costretti ad affrontare numerose difficoltà, tra queste il diffondersi di muffe, la debolezza delle foglie e la grande umidità; Quello che conta è il risultato finale, le piante rappresentato diverse criticità e la loro crescita non è stata perfetta, ma il risultato raggiunto è comunque eccezionale.




Il progetto Veggie continuerà ancora e già gli astronauti sono pronti a ricevere i semi del pomodoro, consegna prevista nel 2017, sarà l’ennesima occasione per sperimentare un altro tipo di coltivazione nello spazio per un progetto che mira a portare “vita” in orbita al fine di prolungare la durata delle missioni spaziali.

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Come coltivare lo Zenzero in vaso

coltivare zenzero

Lo zenzero in commercio proviene principalmente dalle Cina e quello biologico arriva fino a 10€ al chilo. Ecco allora come coltivarlo da soli in casa, e ti dico già subito che è facile e non necessita di particolari cure per mantenerlo.

Prima di spiegare la procedura voglio accennare brevemente perché è così importante consumare lo zenzero:

  • E’ usato da millenni nella medicina cinese per la cura di tutte le malattie da raffreddamento
  • Drena il corpo dall’accumulo di catarro
  • Favorisce l’espulsione delle tossine
  • E’ il più potente antidolorifico naturale
  • Riscalda il corpo durante la stagione fredda e accelera il metabolismo
  • E’ un antinfiammatorio, quindi molto utile per artrite
  • Cura la nausea e dolori mestruali
  • E’ un ottimo digestivo
  • Contiene una sostanza che isolata è 10.000 volte più efficace della chemioterapia contro le cellule cancerose

Per approfondire vedi i miei articoli precedenti sullo zenzero:

Studio Scientifico: Lo Zenzero è meglio dell’Ibuprofene e Cortisone

Ecco la Bomba Anti-influenzale efficace anche per tosse e raffreddore

Studio Scientifico: lo Zenzero è 10.000x più efficace della Chemioterapia

Lo Zenzero fa bene, ma attento a quello “Provenienza Cina”!

Lo zenzero è una cura miracolosa per il cancro all’ovaio e alla prostata

Ecco di che cosa hai bisogno per coltivare lo zenzero:

  • Non è necessario avere un giardino ma un vaso e una finestra esposta al sole sono più che sufficienti
  • Bisogna considerare che il periodo vegetativo dello zenzero dura fra gli 8 e i 10 mesi. Quindi bisogna aspettare una volta piantato.
  • Una volta piantato è facilissimo e non ha bisogno d’altro che di acqua per diventare la radice piccante e deliziosa tanto usata in cucina
  • Vai al supermercato e acquisto dello zenzero biologico. Quello che viene normalmente venduto nei supermercati è stato sottoposto a trattamenti chimici inibitori della crescita durante la coltivazione.
  • Scegli le radici (tecnicamente si chiamano rizomi) dall’aspetto fresco e pieno senza rugosità con delle gemme a forma di cono di colore verde-giallo ome mostrato nella figura sotto

germogli zenzero

Ecco come far germogliare lo zenzero

  • Taglia lo zenzero in pezzettini in modo che ogni pezzetto abbia almeno 1-2 gemme
  • Lascialo in un ambiente asciutto per alcuni giorni in modo che le incisioni si rimarginino. Devono formare una specie di “callo” protettivo sulla superficie tagliata, che riduce il rischio di infezioni e malattie
  • Prima di piantarlo, dovrai attivare lo zenzero, immergendolo in acqua calda (non troppo) per una notte intera. Se vuoi puoi acquistare al vivaio il potassio di permanganato da mescolare insieme all’acqua che facilita la germogliazione
  • Metti lo zenzero in una busta di plastica e chiudila. Lascialo nella busta fin quando non comincia a germogliare (foto 2 del’immagine di copertina)
  • Immergi i pezzetti di zenzero a circa 10 cm di profondità in un vaso (la punta del germoglio deve essere verso l’alto). La composizione ideale del terreno è terriccio e sabbia.
  • Il vaso deve essere profondo almeno 30 cm. Se è largo 40 cm può ospitare anche tre piante (a 15cm di distanza l’una dall’altra), quindi puoi metterci tre pezzetti. Può crescere in casa tranquillamente dato che raggiunge 60-90 cm di altezza.
  • Il terreno non deve essere mai asciutto, ma neanche zuppo, altrimenti il bulbo e le radici della pianta marciscono.
  • Una volta che sono morti gli steli verdi in autunno e sono trascorsi almeno 8 mesi dopo averlo piantato, puoi estrarre il rizoma. Se tagli solo dei pezzi per usare la radice in cucina, sappi che non uccidi la pianta fintanto che lasci alcune gemme sulla radice rimasta nel terreno.

Hai tutte le informazioni necessarie per avere la tua produzione di zenzero biologico a km 0 direttamente a casa tua, e completamente gratuita! E soprattutto beneficiare di tutte le proprietà medicinali di questa pianta.

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Roma, tra i monti innevati riappare la gigantesca scritta DUX




Una nevicata leggera che migliora il contrasto fra terreno e alberi, il cielo terso come capita di rado ed ecco che nonostante i 90 chilometri di distanza la scritta DUX (a essere precisi DVX) appare nitidamente agli occhi di chi si affaccia dal Gianicolo e da Monte Mario. E c’è sempre qualcuno, anche fra gli stranieri, che chiede spiegazioni alle guide.  Il colossale omaggio a Benito Mussolini risale al 1939 e fu realizzato sul territorio del comune di Antrodoco (Rieti) piantando sul Monte Giano 20mila abeti su una superficie di otto ettari (12 campi da calcio) dagli allievi della Scuola delle Guardie Forestale di Cittaducale.




Nel dopoguerra la scritta, tra incuria e incendi, rischiò più volte di scomparire, poi nel 1998 la giunta di centrosinistra di Badaloni stanziò 260 milioni di lire ufficialmente per la manutenzione dei boschi. Tra polemiche e ritardi si giunse però al 2004 prima che i lavori rendessero di nuovo ben visibile la scritta, riconosciuta patrimonio artistico e monumento naturale senza uguali al mondo.

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Dormite con il cellulare accanto al letto? L’OMS invita a non farlo. Ecco cosa si rischia

Dormire con il telefonino o il tablet accesi accanto al letto? Rimanere a lungo vicino a una rete Wi-Fi? Niente di più sbagliato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità invita alla precauzione e ai bambini dovrebbe essere assolutamente vietato stare in presenza di dispositivi elettrici.

È quanto è emerso dal seminario “Il mondo moderno a 150 anni dalla teoria di Maxwell. Esposizione a campi elettromagnetici, salute e sicurezza” che si è svolto nell’Aula Magna Didattica dell’Università di Catania, organizzato e promosso da AIAS (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), AEIT (Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni) e DIEEI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica), con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, l’ASP 3 di Catania e il Collegio dei Periti Industriali.

Tante le cose importanti emerse. Ecco una sintesi degli interventi durante la conferenza:

“Si può ipotizzare che l’ambiente più protetto sia senza dubbio la camera da letto” spiega il Coordinatore Regionale AIAS Sicilia, l’ingegnere Sebastiano Trapani. “Lì, si presuppone la presenza di limitate fonti. Ricordatevi che la funzione stand-by  non interrompe i campi elettromagnetici. Per questo motivo è meglio lasciare il cellulare in un’altra stanza”.

Ma quanto sono rischiosi i campi elettromagnetici per la salute dell’uomo? Il dottor Sebastiano Trapani spiega: “Le conoscenze scientifiche, oggi, non consentono di escludere l’esistenza di causalità tra l’esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali quando si fa un uso molto intenso per esempio del telefono cellulare. Un certo numero di studi epidemiologici suggerisce piccoli aumenti di rischio di leucemia infantile, associati all’esposizione a campi magnetici a bassa frequenza nelle abitazioni. Però, gli scienziati non sono in genere giunti alla conclusione che questi risultati riflettano una relazione di causa ed effetto tra l’esposizione ai campi e la patologia”. Per quanto riguarda i bambini, secondo quanto sottolinea il Coordinatore Regionale AIAS Sicilia “Va applicato il principio di precauzione, che significa l’educazione ad un utilizzo non indiscriminato ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici come cancerogeni di gruppo 2B, ovvero come sospetti agenti cancerogeni per i quali vi è una limitata prova di cancerogenicità negli esseri umani e un’insufficiente prova di correlazione nei modelli animali”.

Ci si trova spesso in presenza di condizioni di esposizione prolungate a campi elettromagnetici di basse intensità di campo. I rischi derivano dal fatto che i campi magnetici a bassa frequenza provocano la circolazione di correnti all’interno del corpo. Se sufficientemente elevate, queste correnti possono provocare la stimolazione di nervi e muscoli o influenzare altri processi biologici. Il dibattito scientifico è aperto, negli ultimi 30 anni, sono stati pubblicati migliaia di articoli scientifici. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ha concluso che le evidenze attuali non provano che l’esposizione a bassi livelli abbia alcuna conseguenza sulla salute (mal di testa, nausea, stanchezza e perdita di libido).

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