Monthly Archives: gennaio 2016

Come coltivare lo Zenzero in vaso

coltivare zenzero

Lo zenzero in commercio proviene principalmente dalle Cina e quello biologico arriva fino a 10€ al chilo. Ecco allora come coltivarlo da soli in casa, e ti dico già subito che è facile e non necessita di particolari cure per mantenerlo.

Prima di spiegare la procedura voglio accennare brevemente perché è così importante consumare lo zenzero:

  • E’ usato da millenni nella medicina cinese per la cura di tutte le malattie da raffreddamento
  • Drena il corpo dall’accumulo di catarro
  • Favorisce l’espulsione delle tossine
  • E’ il più potente antidolorifico naturale
  • Riscalda il corpo durante la stagione fredda e accelera il metabolismo
  • E’ un antinfiammatorio, quindi molto utile per artrite
  • Cura la nausea e dolori mestruali
  • E’ un ottimo digestivo
  • Contiene una sostanza che isolata è 10.000 volte più efficace della chemioterapia contro le cellule cancerose

Per approfondire vedi i miei articoli precedenti sullo zenzero:

Studio Scientifico: Lo Zenzero è meglio dell’Ibuprofene e Cortisone

Ecco la Bomba Anti-influenzale efficace anche per tosse e raffreddore

Studio Scientifico: lo Zenzero è 10.000x più efficace della Chemioterapia

Lo Zenzero fa bene, ma attento a quello “Provenienza Cina”!

Lo zenzero è una cura miracolosa per il cancro all’ovaio e alla prostata

Ecco di che cosa hai bisogno per coltivare lo zenzero:

  • Non è necessario avere un giardino ma un vaso e una finestra esposta al sole sono più che sufficienti
  • Bisogna considerare che il periodo vegetativo dello zenzero dura fra gli 8 e i 10 mesi. Quindi bisogna aspettare una volta piantato.
  • Una volta piantato è facilissimo e non ha bisogno d’altro che di acqua per diventare la radice piccante e deliziosa tanto usata in cucina
  • Vai al supermercato e acquisto dello zenzero biologico. Quello che viene normalmente venduto nei supermercati è stato sottoposto a trattamenti chimici inibitori della crescita durante la coltivazione.
  • Scegli le radici (tecnicamente si chiamano rizomi) dall’aspetto fresco e pieno senza rugosità con delle gemme a forma di cono di colore verde-giallo ome mostrato nella figura sotto

germogli zenzero

Ecco come far germogliare lo zenzero

  • Taglia lo zenzero in pezzettini in modo che ogni pezzetto abbia almeno 1-2 gemme
  • Lascialo in un ambiente asciutto per alcuni giorni in modo che le incisioni si rimarginino. Devono formare una specie di “callo” protettivo sulla superficie tagliata, che riduce il rischio di infezioni e malattie
  • Prima di piantarlo, dovrai attivare lo zenzero, immergendolo in acqua calda (non troppo) per una notte intera. Se vuoi puoi acquistare al vivaio il potassio di permanganato da mescolare insieme all’acqua che facilita la germogliazione
  • Metti lo zenzero in una busta di plastica e chiudila. Lascialo nella busta fin quando non comincia a germogliare (foto 2 del’immagine di copertina)
  • Immergi i pezzetti di zenzero a circa 10 cm di profondità in un vaso (la punta del germoglio deve essere verso l’alto). La composizione ideale del terreno è terriccio e sabbia.
  • Il vaso deve essere profondo almeno 30 cm. Se è largo 40 cm può ospitare anche tre piante (a 15cm di distanza l’una dall’altra), quindi puoi metterci tre pezzetti. Può crescere in casa tranquillamente dato che raggiunge 60-90 cm di altezza.
  • Il terreno non deve essere mai asciutto, ma neanche zuppo, altrimenti il bulbo e le radici della pianta marciscono.
  • Una volta che sono morti gli steli verdi in autunno e sono trascorsi almeno 8 mesi dopo averlo piantato, puoi estrarre il rizoma. Se tagli solo dei pezzi per usare la radice in cucina, sappi che non uccidi la pianta fintanto che lasci alcune gemme sulla radice rimasta nel terreno.

Hai tutte le informazioni necessarie per avere la tua produzione di zenzero biologico a km 0 direttamente a casa tua, e completamente gratuita! E soprattutto beneficiare di tutte le proprietà medicinali di questa pianta.

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Roma, tra i monti innevati riappare la gigantesca scritta DUX




Una nevicata leggera che migliora il contrasto fra terreno e alberi, il cielo terso come capita di rado ed ecco che nonostante i 90 chilometri di distanza la scritta DUX (a essere precisi DVX) appare nitidamente agli occhi di chi si affaccia dal Gianicolo e da Monte Mario. E c’è sempre qualcuno, anche fra gli stranieri, che chiede spiegazioni alle guide.  Il colossale omaggio a Benito Mussolini risale al 1939 e fu realizzato sul territorio del comune di Antrodoco (Rieti) piantando sul Monte Giano 20mila abeti su una superficie di otto ettari (12 campi da calcio) dagli allievi della Scuola delle Guardie Forestale di Cittaducale.




Nel dopoguerra la scritta, tra incuria e incendi, rischiò più volte di scomparire, poi nel 1998 la giunta di centrosinistra di Badaloni stanziò 260 milioni di lire ufficialmente per la manutenzione dei boschi. Tra polemiche e ritardi si giunse però al 2004 prima che i lavori rendessero di nuovo ben visibile la scritta, riconosciuta patrimonio artistico e monumento naturale senza uguali al mondo.

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Dormite con il cellulare accanto al letto? L’OMS invita a non farlo. Ecco cosa si rischia

Dormire con il telefonino o il tablet accesi accanto al letto? Rimanere a lungo vicino a una rete Wi-Fi? Niente di più sbagliato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità invita alla precauzione e ai bambini dovrebbe essere assolutamente vietato stare in presenza di dispositivi elettrici.

È quanto è emerso dal seminario “Il mondo moderno a 150 anni dalla teoria di Maxwell. Esposizione a campi elettromagnetici, salute e sicurezza” che si è svolto nell’Aula Magna Didattica dell’Università di Catania, organizzato e promosso da AIAS (Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), AEIT (Associazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione, Informatica e Telecomunicazioni) e DIEEI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica), con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, l’ASP 3 di Catania e il Collegio dei Periti Industriali.

Tante le cose importanti emerse. Ecco una sintesi degli interventi durante la conferenza:

“Si può ipotizzare che l’ambiente più protetto sia senza dubbio la camera da letto” spiega il Coordinatore Regionale AIAS Sicilia, l’ingegnere Sebastiano Trapani. “Lì, si presuppone la presenza di limitate fonti. Ricordatevi che la funzione stand-by  non interrompe i campi elettromagnetici. Per questo motivo è meglio lasciare il cellulare in un’altra stanza”.

Ma quanto sono rischiosi i campi elettromagnetici per la salute dell’uomo? Il dottor Sebastiano Trapani spiega: “Le conoscenze scientifiche, oggi, non consentono di escludere l’esistenza di causalità tra l’esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali quando si fa un uso molto intenso per esempio del telefono cellulare. Un certo numero di studi epidemiologici suggerisce piccoli aumenti di rischio di leucemia infantile, associati all’esposizione a campi magnetici a bassa frequenza nelle abitazioni. Però, gli scienziati non sono in genere giunti alla conclusione che questi risultati riflettano una relazione di causa ed effetto tra l’esposizione ai campi e la patologia”. Per quanto riguarda i bambini, secondo quanto sottolinea il Coordinatore Regionale AIAS Sicilia “Va applicato il principio di precauzione, che significa l’educazione ad un utilizzo non indiscriminato ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato i campi elettromagnetici come cancerogeni di gruppo 2B, ovvero come sospetti agenti cancerogeni per i quali vi è una limitata prova di cancerogenicità negli esseri umani e un’insufficiente prova di correlazione nei modelli animali”.

Ci si trova spesso in presenza di condizioni di esposizione prolungate a campi elettromagnetici di basse intensità di campo. I rischi derivano dal fatto che i campi magnetici a bassa frequenza provocano la circolazione di correnti all’interno del corpo. Se sufficientemente elevate, queste correnti possono provocare la stimolazione di nervi e muscoli o influenzare altri processi biologici. Il dibattito scientifico è aperto, negli ultimi 30 anni, sono stati pubblicati migliaia di articoli scientifici. L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ha concluso che le evidenze attuali non provano che l’esposizione a bassi livelli abbia alcuna conseguenza sulla salute (mal di testa, nausea, stanchezza e perdita di libido).

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Whatsapp diventa gratis per tutti

Ecco l’annuncio che aspettavano molte persone: WhatsApp ha annunciato oggi di voler interrompere il suo sistema di pagamento con abbonamento annuale facendo quindi diventare la sua applicazione gratuita per tutti.
Questa è una novità davvero gradita, perchè anche se la cifra richiesta per l’abbonamento era di meno di 1 Euro l’anno, rimaneva comunque un problema per chi non voleva fornire dati di carta di credito.
Fino ad oggi, Whatsapp non era a pagamento per tutti, ma solo per i nuovi iscritti e per chi utilizzava l’app da un certo tipo di smartphone.
Avevamo parlato di queste differenze nella guida su come rinnovare e pagare Whatsapp.
Tra poco tutto questo non servirà più, e nel giro di qualche settimana Facebook, che possiede Whatsapp, lascerà a tutti usare l’app Whatsapp gratis.

 L’annuncio non è una bufala (come le tante false notizie che giravano su Whatsapp a pagamento) ed è stato scritto sul blog ufficiale di Whatsapp.
Attualmente, se si va nelle impostazioni dell’applicazione più usata per i messaggi, alla sezione Account, si vedono ancora le info Pagamenti dove è possibile rinnovare Whatsapp fino a 5 anni, pagando con carta, con Paypal o anche con il credito telefonico.
Stando all’annuncio però, queste impostazioni non andranno più toccate (e già ora non ha più senso rinnovare per 3 o 5 anni) e non bisognerà pagare per ottenere il servizio di messaggi e telefonate offerto da Whatsapp.

Nel post pubblicato sul bog ufficiale Whatsapp ci tiene anche a far sapere che l’applicazione rimarrà senza annunci pubblicitari, almeno per il momento.
Whatsapp, che diventa ora gratis come tutte le altre app concorrenti (in Orimis telegram e Facebook Messenger), vuole invece espandere i suoi servizi alle imprese, in modo da creare un efficace e stabile canale di comunicazione con i clienti, che prenda il posto delle Email e degli SMS.
Per esempio le banche, invece di inviare avvisi sulle operazioni via SMS, potranno utilizzare Whatsapp con i clienti che ne faranno richiesta.

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Lingune del Capo

Ingredienti:

    • 500 gr. di linguine
    • 500 gr. di pomodorini Pachino
    • 2 cucchiai di ‘nduja
    • 2 cucchiai di Amaro del Capo
    • cipolle di Tropea, olio extravergine di oliva, sale e ricotta salata stagionata

Procedimento

Tritate finemente la cipolla di Tropea e fate soffriggere in padella nell’olio di oliva. Quando cominciano a dorarsi (con l’accortezza di non farle bruciare), aggiungete i pomodori Pachino tagliati a metà e mezzo bicchiere d’acqua. Quando comincia a bollire aggiungete due cucchiai di ‘nduja e fatela amalgamare col sugo.
Quando il sugo ha raggiunto la densità desiderata, aggiungete due cucchiai di di Amaro del Capo e fate cuocere per un minuto. Aggiungete le linguine, precedentemente cotte in abbondante acqua salata, e saltate in padella. Aggiungere una spolverata di ricotta stagionata.

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Nasce Solimare, il fondo per i marittimi

Un fondo bilaterale di solidarietà dedicato ai marittimi. Si chiama Solimare, ha un comitato, che si è insediato ieri presso la direzione generale dell’Inps, e servirà ad attuare interventi a tutela dei redditi dei lavoratori dipendenti delle imprese di navigazione. «In un settore marittimo dove la precarietà imperversa, è un segnale di tutela dei lavoratori» spiega Paolo Fantappiè, segretario generale Uiltrasporti. Il fondo è costituito dai lavoratori e dalle imprese. «Va a sostituire idealmente la cassa integrazione – continua Fantappiè – considerando che oggi i marittimi possono usufruire praticamente soltanto dell’indennità di disoccupazione».



La prima riunione di Solimare, il cui comitato è stato costituito con un decreto del ministero del Lavoro, è stata fissata per il 2 febbraio. Servirà a “contarsi”, per capire quanti soggetti e quanti soldi avrà a disposizione. Quello che preoccupa i sindacati è la possibilità che il fondo parta retroattivamente a marzo 2014, cosa che peserebbe parecchio sulle spalle dei lavoratori. «La soluzione ideale sarebbe farlo entrare in vigore non prima di settembre 2015, meglio ancora da gennaio di quest’anno» secondo Fantappiè.

Nel comitato sono rappresentate le tre categorie di trasporto (aereo, camion, nave) con le associazioni e gli istituti Confitarma, Federlinea, Federimorchiatori, Filt-cgil, Fit-cisl, Uiltrasporti, ministero del Lavoro e ministero dell’Economia. Ha un mandato di quattro anni e il presidente è Leonardo Piliego.

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Neve su monte cocuzzo in Calabria

Monte Cocuzzo con i suoi 1541 metri è tra le più alte vette dell’appennino meridionale, il suo nome deriva dal greco antico (kakos kytos) cioè “pietra cattiva” forse per la forma che ricorda un vulcano o per le pietre taglienti presenti in alcune zone a ridosso della cima. Dalla cima la vista sul tirreno è magnifica e in giorni particolarmente tersi si possono osservare le isole Eolie, il golfo di Policastro, l’Orsomarso e addirittura l’Etna

Bimbo ritrova il cane dopo un mese, la sua reazione fa commuovere tutti – Video

La famiglia texana dei Williams era disperata da quando aveva perso il suo cagnolino Kase. Dopo un mese, quando ormai le speranze di ritrovarlo stavano sparendo è avvenuto il miracolo e il piccolo quadrupede è tornato a casa. Una sorpresa stupenda per tutti che Paula, la mamma, ha voluto rendere ancora più speciale per suo figlio di 6 anni. La donna ha accompagnato così il piccolo nel giardino di casa senza aver detto nulla prima al suo bimbo. Quando lui ha rivisto il suo amato cane è scoppiato in un pianto liberatorio e l’abbraccio tra lui e il cane è una scena stupenda che sta facendo commuovere il mondo. Il video che ha immortalato la scena è stato condiviso da Paula Williams su Facebook  e ha già ottenuto oltre 3 milioni e mezzo di visualizzazioni.

Ecco la toccante scena:

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Assalto armato alla zecca: in una notte l’euro stava per sparire

A mesi di distanza, escono nuovi inquietanti particolari sulla crisi greca della scorsa estate. A parlare è Yannis Stournaras, governatore della Banca centrale ellenica, che spiega: “Sì, è vero. A metà luglio dall’anno scorso ho avuto informazioni precise su un piano per attaccare la zecca di Atene, sequestrare i soldi custoditi nei caveau e introdurre una valuta parallela.

È per questo che ho contattato il presidente della Repubblica, riunito i legali e avvisato i vertici dello Stato mettendo su, diciamo così, un muro per prevenire sviluppi di un certo tipo”. Il banchiere centrale della Grecia, insomma, svela il complotto ordito lo scorso luglio dall’ala radicale di Syriza dopo il sì di Alexis Tsipras ai diktat dell’Unione europea: un racconto che sembra fantapolitico, ma non lo è.

Un piano che sei mesi fa, quando la Grecia è stata sull’orlo di una drammatica uscita dall’euro, era diventato di stringente attualità tra le stanze del potere ellenico. Come detto, i complottardi erano gli esponenti più radicali di Syriza, con l’appoggio – implicito, di Yanis Varoufakis, il dimissionario ministro delle Finanze. Il loro obiettivo era chiaro: mettere mano sui 10 miliardi custoditi nelle casseforti della banca centrale e utilizzarli per liberarsi di Ue, Bce e Fmi, per poi reintrodurre una valuta parallela destinata a diventare la nuova dracma.

Il piano, inoltre, prevedeva di spedire in carcere chiunque si fosse opposto. E il fatto che non siano millanterie lo dimostra anche il fatto che, proprio in quelle ore, lo stesso Tsipras, preoccupato dalle trame dei suoi compagni di partito, chiese ai servizi segreti di blindare il Nomismatokopeio, il palazzo bianco nel quale l’istituto centrale ellenico tiene le sue riserve in euro.

Secondo le indiscrezioni, raccolte da Repubblica, i dettagli del piano sarebbero stati messi a punto il 14 luglio nel corso di una riunione segreta che si è tenuta all’Hotel Oscar di Atene, una riunione che fu convocata da Panagiotis Lafazanis, uno dei leader più intransigenti i Syriza. La riunione si tenne nove giorni dopo il referendum nel quale il 61% dei greci aveva detto “no” al referendum alle condizioni imposte dalla Troika in cambio di nuovi aiuti. Quel voto, però, come è noto servì a poco: nella notte tra il 12 il 13 luglio, messo all’angolo, Tsipras capitolò e firmò il nuovo piano di austerità imposto dalle istituzioni continentali.

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Il guru dell’economia ci terrorizza: “arriva una crisi mai vista”

La storia recente della crisi economia mondiale dovrebbe aver insegnato lezioni preziose a chi muove le leve delle banche centrali e dei governi. Almeno è quello che si augura Nouriel Roubini, guru della New York University, e ribadisce in un’intervista a Repubblica: “Non si può restare fermi – ha detto – Le autorità fiscali e monetarie dei principali Paesi dovrebbero subito assumere un’iniziativa forte e proattiva”. Il rischio immediato e concreto è che i mercati crollino, trascinando l’economia reale: “La Fed – aggiunge Roubini – dovrebbe interrompere i rialzi, la Bce potenziare il quantitative easing e altrettanto la Bank of Japan, la Banca centrale cinese imbracciare con maggiore decisione la strada dello stimolo monetario”.

 

Il precedente – Quel che è necessario è un gesto che riporti fiducia tra “investitori, risparmiatori, aziende” per evitare una nuova “fase ribassista”. Uno scenario già visto otto anni fa che con il periodo attuale rischia di avere “inquietanti parallelismi che ci danno una fortissima preoccupazione – ha ribadito l’economista – Bisogna capire se quello di questi giorni è solo un rovescio dei mercati o l’inizio di un nuovo crollo sistemico”. La differenza tra la crisi del 2008 e quella potenziale del 2016 sta nella causa scatenante. Otto anni fa il domino è partito dai mututi subprime: “ora potrebbe essere la catena di fallimenti delle società dello shale oil, messe in larga parte fuori mercato dai prezzi del greggio e della sovraproduzione Opec”.

Il segnale – I primi segni che il sistema sta traballando lo indicano strani movimenti sulle obbligazioni Usa: “È in corso una massiccia svendita di corporate bond legati appunto al settore energetico che rischia di destabilizzare il sistema”. La grande incognita è capire se si è davanti a una serie di fallimenti individuali o a una vera e propria epidemia. Nel secondo caso gli effetti saranno sistemici, in una situazione già aggravata dal crollo dei consumi delle ultime settimane.

Il malato – Il grande osservato speciale nell’economia mondiale resta il mercato di Pechino, ancora lontano dall’essere definito sano: “La crescita quest’anno non supererà il 6% contro il 7 dello scorso anno, e ci sono grossi problemi di modello di sviluppo, di consumi interni che non riescono a decollare, di export compromesso per la lentezza del resto del mondo”. Certo non può essere tutta colpa della Cina, visto che anche Europa e America non sono così trascinanti, visti i dati sull’industria manifatturiera e sulla vendita al dettaglio. E poi c’è il fermento all’interno dell’Unione europea: “l’incombente referendum sulla Brexit, la confusa situazione politica in Spagna, le persistenti tensioni nell’area euro anche se la morsa dell’austerity sembra rallentata”. L’unica maniera per mettere un freno a tutto questo, secondo Roubini, è nelle mani di un solo uomo:Mario Draghi a capo della Banca centrale europea.

Fonte: Qui