Daily Archives: 3 dicembre 2015

E’ di Reggio il più grande pasticcere d’Italia Caridi ha vinto la finale della trasmissione Rai

A 27 anni è diventato il più grande pasticciere d’Italia conquistando il titolo nel corso della popolare trasmissione televisiva andata in onda su Rai 2 e confermando la tradizione di famiglia

E' di Reggio il più grande pasticcere d'ItaliaCaridi ha vinto la finale della trasmissione Rai

Sebastiano Caridi

REGGIO CALABRIA – È il reggino Sebastiano Caridi, 27 anni, il più grande pasticcere d’Italia. Il giovane, che attualmente vive e lavora a Faenza, è stato incoronato il più bravo pasticcere nella finale della omonima trasmissione televisiva andata ieri sera in onda su Raidue. In finale ha battuto Lorenzo Puca, di Pescara, di un anno più giovane. Sebastiano, figlio d’arte (il padre Paolo è molto noto in Calabria) ha iniziato ben presto a lavorare nel laboratorio di famiglia, ma si è poi trasferito a Faenza (Ravenna) per crescere professionalmente.

Sin da giovanissimo, come ricordato nella biografia resa nota dai produttori del programma di Raidue, giunto quest’anno alla seconda edizione, ha seguito vari corsi di pasticceria tenuti dai più grandi maestri italiani, tra cui Luigi Biasetto e Roberto Rinaldini, e lavora per 4 anni con il cioccolatiere Stefano Laghi.

La creazione dolciaria con la quale Sebastiano si è aggiudicato il duello finale contro Lorenzo Puca è stata battezzata dallo stesso autore “Rivelazione”.

Proprio ieri, il presidente del Consiglio regionale calabrese, Nicola Irto, all’indomani dell’iniziativa promossa da Confartigianato Reggio Calabria e dall’Associazione provinciale pasticceri artigianali reggini, si era detto convinto che «le produzioni dei nostri pasticceri artigianali rappresentano un’eccellenza nel settore enogastronomico tradizionale da valorizzare e sostenere».

E Irto un pensiero lo aveva dedicato proprio al concorrente in lizza per la corona di pasticcere più bravo: «La pasticceria reggina, certamente sensibile agli influssi delle altre tradizioni del Mezzogiorno d’Italia, ha il pregio di essere frutto di un’elaborazione originale in cui i sapori tipici si sposano all’innovazione, la riscoperta delle radici si unisce all’originalità. E non possiamo non ricordare – aveva detto il presidente del Consiglio regionale – come questa categoria sia oggi al centro dell’attenzione mediatica nazionale, grazie al talento di Sebastiano Caridi, figlio di uno storico artigiano reggino…»

 

Fonte: www.calabrianews.info

Reggio Calabria si è svegliata sotto una coltre di polvere nera proveniente dalla dirimpettaia Sicilia

Stamattina la città di Reggio Calabria  si è svegliata  sotto una coltre di polvere nera proveniente dalla dirimpettaia Sicilia, dove l’Etna continua a produrre materiale derivante dalla vivace attività stromboliana delle ultime settimane. A Reggio Calabria, così come a Messina, questa nube di polvere lavica sta causando una serie di disagi soprattutto alle persone, che risentono di seri fastidi agli occhi e alla respirazione. La polvere infatti provoca bruciore intenso a contatto con il bulbo oculare e con le mucose.macchina La coltre nera si è depositata su ogni superficie, dai davanzali ai marciapiedi, dalle automobili alle tende per esterno. Camminare all’aria aperta si è rivelato davvero difficile per molti. In realtà, come spiegatoci da uno specialista pneumologo,  la cenere vulcanica non è velenosa, ma la sua inalazione può causare problemi a coloro il cui sistema respiratorio è già compromesso a causa di malattie quali l’asma o l’enfisema. La composizione delle ceneri, molto abrasiva, può causare irritazioni e graffi agli occhi. Coloro che indossano lenti a contatto dovrebbero mettere gli occhiali in occasione di eventi del genere. Inoltre la combinazione di ceneri vulcaniche con l’umidità dell’aria può portare alla formazione di una sostanza simile al cemento che intacca i polmoni. Gli esperti consigliano, se possibile, di utilizzare le mascherine protettive in vendita in farmacia.

Marina Malara

fonte:www.strill.it

 

 

I trucchi nascosti di whatsapp che nessuno ti dira mai….

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Allora andiamo al sodo:ecco a voi i trucchetti che nessuno ti dira mai
1. disattivare le spunte blu:
Android: se utilizzate un android allora per voi sara facile,Per disattivare la doppia spunta blu dovete scaricare ed installare dal sito ufficiale di whatsapp la versione 2.11.4444, dopo sarà sufficiente andare in Impostazioni -> Account -> Cliccare su “privacy” -> Deselezionare “read receipts”. e il gioco e fatto

2. per creare un collegamento per un contatto: sicuramente ci sono persone con cui chattate più frequentemente.: allora non dovete far altro che andare sulla lista contatti, tenete premuto sul nome de contatto in questione, cliccate su “crea shortcut”.
Un trucchetto alla portata di tutti che può rendere le conversazioni più rapide e comode.

3. Backup e ripristino dei messaggi: whatsapp si occupa automaticamente di fare backup dei messaggi, ma se volete stare più tranquilli potete farlo da soli.per salvare il vostro backup in un pc basta collecare il cellulare ed andare in [Memoria Interna > Whatsapp > Database] e cercare l’ultimo backup che sarà soprannominato in tal modo: msgstore-2014-02-7.db.crypt#sthash.UwAmfEsG.dpuf ed ecco qui come fare

4. ecco uno dei trucchi piu richiesti per Proteggere/criptare la chat di whatsapp: per i maniaci della privacy esiste un metodo per proteggere la propria chat da possibili guardoni. Tramite questa app e necessario inserire un codice per il quale whatsapp sarà sbloccato.
IOS: Codice whatsapp al solo costo di 1,79€
per Android invece: whatsapp lock (gratuito nello store) o 360 Security (che oltre ad bloccare le app, permette di fare pulizia dei dati inutili e scansioni contro i virus rompiballe)

fonte:clicca qui<>

Sparatoria in California, 14 morti Uccisi due killer, uno era una donna

 

Il commando è entrato in azione a San Bernardino in un centro per disabili. Diciotto i feriti. Scontro a fuoco con la polizia durante l’inseguimento degli aggressori. Non viene esclusa la pista del terrorismo

Sono stati uccisi due dei tre killer responsabili della strage al centro per disabili di San Bernardino, in California, di cui ancora non si conosce il movente ma che secondo l’Fbi potrebbe trattarsi di terrorismo interno. I due killer, un uomo e una donna, “pesantemente armati”, hanno aperto il fuoco in una sala del centro uccidendo 14 persone e ferendone 18. Il commando ha colpito mentre era in corso la festa di Natale.

articolo

Identificati due killer – Uno dei killer si chiama Syed Farook, cittadino americano. Lo riferisce la Nbc che cita diverse fonti della polizia. L’altro assalitore sarebbe il fratello di Farook, mentre la donna non è stata identificata. Secondo il suo profilo Linkedin, Farook era un impiegato del governo federale. Nel 2003, si è diplomato alla Sierra High School e più recentemente ha studiato finanza alla California State University Fullerton, fino al 2013. Il suo profilo social rivela inoltre che era sposato e aveva un figlio piccolo.

Il padre di Farook: “Era musulmano” – Il padre di Farook si è detto scioccato del possibile coinvolgimento del figlio. “Non mi è stato detto nulla ancora”, ha detto al New York Daily News. “Era molto religioso. Andava al lavoro, tornava, pregava. E’ un musulmano”, ha aggiunto.

Trovato esplosivo all’interno dell’edificio – Le forze dell’ordine hanno trovato esplosivo all’interno dell’edificio di San Bernardino. Lo riferisce il capo della polizia locale, lo sceriffo Jarrod Burguan. Sul posto è giunta la squadra degli artificieri.

Sparatoria durante la festa di Natale – Al momento dell’irruzione dei killer nei locali dell’Inland Regional Center, specializzato in servizi sociali e nella cura di bimbi autistici, si stava svolgendo una festa di Natale per i dipendenti del centro. “E’ stato un attacco in stile militare”, hanno spiegato alcune fonti investigative. Il capo della polizia locale ha spiegato come i tre killer non abbiano improvvisato il raid nel centro ma siano giunti “preparati”, ben consapevoli di dove e come colpire.

Chiusi scuole ed edifici – Tutte le scuole e gli edifici nel distretto di San Bernardino sono stati posti in “lockdown”, cioè nessuno può entrare o uscire. Lo riferiscono le autorità dello stesso distretto.

Polizia: “Terrorismo interno” – Nessuna pista viene al momento esclusa, nemmeno quella del “terrorismo interno”, ha detto l’Fbi che sta indagando. “Non conosciamo ancora il movente”, ha spiegato a caldo anche il presidente americano Barack Obama, immediatamente informato di quanto stava accadendo a San Bernardino. Obama: “Basta sparatorie” – “Basta con le sparatorie. Il Congresso deve fare di più prevenire la violenza delle armi da fuoco”, è stata la sua prima reazione in un’intervista alla Cbs, invocando “misure bipartisan” per garantire la sicurezza dei cittadini americani.

Stragi senza fine – Dall’inizio del 2015 in America è stata la 355esima sparatoria. “Sembra che oramai abbiamo accettato questo tipo di incidenti. Ma questa – è lo sfogo di Obama – non può diventare la normalità”.

I tre killer di San Bernardino sarebbero dei bianchi. Indossavano maschere e giubbotti antiproiettile – raccontano i testimoni – e vestivano abiti militari. Erano pesantemente armati e avevano con loro alcune bombe artigianali. “Un uomo armato è entrato nel centro e ha iniziato a sparare. Ho visto corpi a terra”, ha raccontato una donna che è riuscita a sfuggire alla sparatoria, salvandosi solo perché si è chiusa a chiave dentro uno degli uffici.

Media: “Allerta in un centro commerciale” – Un centro commerciale, a 10 chilometri dal consultorio dove è avvenuto il primo attacco, è stato evacuato per un’allerta. Lo rendono noto i media locali.

La sparatoria in Colorado – Il nuovo episodio di violenza arriva a meno di una settimana dal folle gesto di un uomo bianco in Colorado che in una clinica abortista ha ucciso tre persone, tra cui un poliziotto. Anche in questo caso i killer sarebbero dei bianchi.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it