Una storia che unisce l’amore per la Calabria, la passione per il vino, una grande cultura e tantissima determinazione. Così è iniziata l’avventura di Giovanni Celeste Benvenuto, oggi giovane imprenditore delle Cantine Benvenuto, sommelier e agronomo, ritornato dall’Abruzzo a Francavilla Angitola, nell’appezzamento di terra che apparteneva al nonno paterno, per coltivare il proprio sogno: vivere a contatto della natura, in un luogo sospeso tra il mare e il cielo e dove il sole accarezza dolcemente le vigne che degradano verso l’azzurro del mare in terrazze naturali. Un territorio vocato alla viticoltura sin dal 2000 A.C. quando i fenici introdussero per la prima volta in questo territorio la vitis vinifera.
“Sono per metà calabrese”, si presenta così Giovanni Benvenuto “venivo qui da bambino con la mia famiglia. E poi devo ammettere che abruzzesi e calabresi hanno qualcosa in comune”. Sorride, mentre ci racconta la sua scelta a 18 anni di mollare tutto e venire in Calabria a frequentare l’Università Mediterranea per laurearsi in Agraria, mentre contemporaneamente comincia per passione a curare il fazzoletto di terra di famiglia e prende l’attestato di sommelier. “Ho iniziato a recuperare i vigneti, a riterrazzarli e a produrre uva”. Una produzione di qualità, grazie al tipo di terreno apprezzato già ai tempi del Barrio e del Marafioti che decantavano la perfezione del vino prodotto in questa zona. Affascinato da questa storia – i versi dei due scrittori troneggiano all’ingresso delle Cantine – Giovanni ha deciso di dedicarsi a un altro ambizioso progetto, la vinificazione (prevalentemente da vitigni autoctoni). Anche questa realizzata con criterio e con le tecniche migliori, come lui stesso ci dice.
Il cavallo di battaglia delle Cantine Benvenuto?
fonte:www.yescalabria.com