Daily Archives: 28 dicembre 2015

Giappone, rare immagini di un calamaro gigante avvistato in un porto

Queste rare immagini di un calamaro gigante di 4 metri, della famiglia Architeuthida, sono state registrate dal network Ann News e da passanti nella prefettura di Toyama, sull’isola di Honshu, la vigilia di Natale. Solitamente questi calamari vivono in profondità ed è estremamente difficile imbattersi in un esemplare ancora in vita. E’ più facile infatti rinvenire le loro carcasse sulla spiaggia o quando ancora galleggiano sulla superficie dell’oceano

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Spaghetti al nero di seppia

 

Ingredienti
Per 4 persone:

400gr. Spaghetti
250gr. di seppie
3 spicchi d’aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere olio d’oliva
1 ciuffo di prezzemolo
peperoncino e sale

Preparazione

Pulire le seppie, avendo cura di conservare il sacchetto con il nero e tagliuzzarle. In un tegame soffriggere con l’olio gli spicchi d’aglio tritati, aggiungere le seppie e far prendere un bel colorito; versare il vino e fare evaporare. Unire i pomodori a pezzettini, regolare di sale e cuocere a fuoco moderato per 20 minuti.

A cottura quasi ultimata rifinire con una pizzicata di peperoncino, un trito di prezzemolo e colorare il condimento con il nero di seppia contenuto nel sacchetto.

Lessare gli spaghetti, scolarli al dente e maneggiarli nel tegame con le seppie. Servire in un piatto da portata, decorando con altro prezzemolo tritato.

USA: scoperto l’ormone che fa diminuire la golosità e permette di ridurre la voglia di dolci e alcol

Alcuni ricercatori statunitensi sono riusciti ad individuare un ormone che sarebbe in grado di prevenire l’eccessiva golosità ed il consumo di alcol. Al di là delle ovvie implicazioni positive per chi ha difficoltà a stare a dieta, una scoperta di questo tipo potrebbe essere molto utile per aiutare persone affette da diabete o obesità.

Come spiegato in uno studio pubblicato su Cell Metabolism, i ricercatori hanno analizzato il comportamento di un ormone denominato FGF21 (l’acronimo sta per “fattore di crescita dei fibroblasti”), che viene prodotto dal fegato in presenza di un alto consumo di carboidrati. Secondo gli scienziati della University of Iowa e del Southwestern Medical Center at Dallas della University of Texas, l’ormone entra nel flusso sanguigno, da dove invia un segnale al cervello per ridurre il consumo di zuccheri semplici. In parole povere: fa passare la voglia di mangiare dolci.

“I nostri risultati aumentano la possibilità che la somministrazione di FGF21 possa influenzare le preferenze in termini di cibo e di altri comportamenti mirati ad una ricompensa negli esseri umani, e che l’ormone possa essere utilizzato per curare l’alcolismo”, spiega Steven Kliewer del Southwestern Medical Center. I ricercatori nel loro paper riportano come, nei test eseguiti alla University of Iowa, i topi caratterizzati da elevati livelli di FGF21 abbiano mostrato una ridotta preferenza per i dolci e per l’acqua “corretta” con alcolici, così come un netto calo nei livelli di dopamina, un neurotrasmettitore che recita un ruolo centrale nei comportamenti di ricompensa.

Risultati simili sono stati ottenuti anche sulle scimmie che, durante dei test effettuati al Southwestern Medical Center con una versione sintetica dell’ormone, hanno mostrato una minore preferenza per i dolci. Inoltre, gli animali ai quali era stato somministrato l’FGF21 hanno fatto registrare un consumo di alcol inferiore rispetto a quelli che non avevano ricevuto l’ormone.

In effetti, l’FGF21 non è il primo ormone per il quale viene scoperta una capacità di regolare l’appetito: un analogo effetto era stato in precedenza osservato, ad esempio, per la grelina o la leptina. In questo caso si è però in presenza di un ormone in grado di agire su un solo specifico nutriente, nello specifico i carboidrati semplici. Oltre che per i dolci e per l’alcol, secondo i ricercatori esiste la possibilità che questo possa avere un effetto anche sul consumo di droghe, visto che i percorsi dei meccanismi di ricompensa sono simili

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Riciclare i regali di Natale? Non solo si può, fa bene a tutti

La gente non dovrebbe vergognarsi di dare a qualcun altro un dono che hanno ricevuto. Perché il “regifting è un modo per garantire che i doni siano diretti a chi saprà veramente goderne. E il tabù comincia a sgretolarsi

Regifting, riciclare i regali che non ci sono piaciuti. A Natale o in altre occasioni. È un tabù sociale, ma sempre più accettato. O almeno così dice la scienza psicologica. Qualche anno fa su Psychological Science alcuni ricercatori esplorarono il regifting sia dal punto di vista del donatore che del ricevente. Nello studio, 178 partecipanti sono stati divisi nei ruoli virtuali di donatore e ricevente. A tutti è chiesto di immaginare di avere ricevuto un orologio come un regalo di laurea. Sia ai donatori che ai riceventi è stato chiesto di immaginare che il ricevente avesse riciclato il regalo di laurea donandolo a un amico o che lo avesse gettato nella spazzatura. I risultati dissero i donatori considerano il regifting una reazione accettabile, mentre i riceventi se ne vergognano.

Perché questa asimmentria? Secondo i ricercatori, i riceventi ritengono che i donatori mantengono un residuo di diritto di proprietà sul regalo, argomento che i donatori non condividono perché pensano che i loro diritti sul regalo, una volta consegnato, siano svaniti. E quindi non giudicano le reazioni del ricevente.

Il Regifting non è sbagliato, scrive uno degli autori della ricerca, Gabrielle Adams dalla London Business School. È un modo per garantire che i doni siano diretti a chi saprà veramente goderne. La gente non dovrebbe vergognarsi di dare a qualcun altro un dono che hanno ricevuto.

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Gli uomini preferiscono le donne basse: Ecco il perché ?!!

Secondo una ricerca dello psicologo gert stulp dell’università di groningen gli uomini preferiscono le donne basse, non per una semplice questione di gusto, le motivazione di tale scelta sarebbero addirittura rintracciabili a livello genetico.

Secondo lo studio dell’ateneo olandese le donne basse tendono a scegliere uomini alti e gli uomini alti le donne basse. La teoria è stata confermata da un esperimento a cui hanno partecipato diecimila coppie inglesi.

Inconsciamente l’altezza di un uomo rappresenta per la donna una protezione necessaria, un certo livello socio
Culturale e una buona salute.
Al contrario la bassa statura della donna rappresenta per l’uomo un’ideale di tenerezza e amore.
Non è tutto.
Sembra infatti che gli uomini tendano a preferire le donne più basse perchè nel loro corpo c’è una maggiore presenza di estrogeni, gli ormoni femminili che sono invece ridotti nelle donne alte.

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